Volevo essere un puro
🍀 Perbacco! #59 - Lucio Corsi e il valore del coraggio, anche delle aziende
Cosa ci racconta l’affermazione di un cantante al di fuori di schemi e suoni dominanti? Possiamo fare un parallelo con le scelte di posizionamento di brand e aziende?
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Io sono Antonio Di Bacco, aiuto le aziende a ottenere risultati migliori tramite strategie di marketing efficaci e sostenibili.
Oggi partiamo da Sanremo per allargare lo sguardo a quello che succede in ben altri contesti.
Dalla riviera ligure
Sono tra quelli che per varie ragioni non ha visto Sanremo. Ma siccome è uno di quegli eventi che si riflette per giorni in qualsiasi altro canale e contatto personale che ti gira attorno, ho voluto poi capire qualcosa di più di quella figura emaciata che sembra essere la vera stella venuta fuori da questo evento musicale.
Lucio Corsi ha spaccato. Ha spaccato nelle conferenze stampa, nelle esibizioni sul palco, nelle interviste che concede ora che il suo tour è andato tutto esaurito in un battito di ciglia.
Lungi da me voler fare quello che non sono, cioè un critico musicale o un sociologo, ma pare evidente che gli ingredienti che lo hanno portato al successo siano l’autenticità, il rifiuto della mascolinità ostentata, l’accettazione di sé al di là degli stereotipi di genere.
Al significato dei suoi testi ha saputo combinare una teatralità, una presenza scenica, costumi e trucco che lo rende iconico e che hanno sottolineato ancor di più la differenza rispetto a chi preferisce mostrare pettorali e bicipiti o gesticolare sul palco come se si fosse a duello.
Potremmo dire un posizionamento audace, fatto di autenticità, di purezza. Ed è qui che mi sembra di vedere un parallelo tra il panorama musicale e quelli che sembrano contesti del tutto differenti.
L’effetto Trump-Musk
Viviamo in un contesto socio-politico drogato dall’effetto Trump-Musk (e da chi li insegue in Europa) che esalta concetti e valori come la prepotenza, l’ostentazione di forza, la prevaricazione, la legge del più forte con minacce e ritorsioni a catena, a cui segue l’adeguamento e appiattimento non solo di altri politici, ma anche di molte delle maggiori aziende americane e del globo.
Una narrazione che permea quindi anche le strategie aziendali e non solo gli aspetti sociali.
Non riguarda solo i programmi di diversità ed inclusione mandati all’aria in molte delle più grandi aziende (ne ho parlato in una recente puntata di Perbacco!) o l’abbandono degli sforzi per il fact checking sulle piattaforme social che più o meno tutti usiamo.
Negli USA le startup del settore delle tecnologie pulite stanno ora cambiando la propria narrazione, si ripropongono come vitali per gli interessi della sicurezza nazionale e non più come soluzioni per salvare il pianeta dalla crisi climatica. E’ un modo per sopravvivere ai giganteschi tagli nei finanziamenti che il governo fa a tutto ciò che riguarda il clima.1
Non si può resistere alla legge del più forte, specie se da lui dipende la stessa sopravvivenza di aziende che si trovano ancora in una fase delicata di crescita, con minori capacità di autofinanziamento rispetto a chi è già affermato sul mercato.
D’altra parte anche le scelte di Meta, Google e altre dimostrano che pure aziende con budget immensi hanno preferito abbassare la testa, rimettersi in riga rispetto alla nuova cultura dominante pur di non perdere terreno e occasioni di business sotto la minaccia del loro presidente eletto.
Il valore del coraggio
Eppure a ben guardare quello che emerge da un festival musicale così come dalle strategie per competere sul mercato da parte delle aziende, è il valore del coraggio.
Quello di sfidare gli stereotipi, di mostrare senza filtri le proprie presunte debolezze, di ribaltare la narrazione affermando i propri valori e tratti distintivi.
E risultano vincenti proprio per questo.
In occasione del Festival di Sanremo Ceres ha lanciato il suo ultimo spot intitolato "Bromance". Un tipo di relazione, rappresentativa della Gen Z sui social, che parla di amici che non hanno paura di mostrare i propri sentimenti reciproci. Bromance (fusione di «brother» e «romance») si riferisce all'amicizia molto stretta e intima tra due uomini.2
Un'ode all'amicizia maschile che non si prende troppo sul serio, con un tono leggero e autoironico. Lo spot mette in evidenza come l'amicizia possa superare le differenze di gusto e le piccole rivalità, con il tono di voce tipico di questo brand.

Ci sono altri esempi recenti:
dm Italia ha lanciato a gennaio una campagna dal titolo #proprioio, che promuove l’inclusività, la bellezza della diversità e l’unicità dell'individuo, ribadendo i concetti della filosofia aziendale trasmessi anche dal claim “qui io sono, qui compro”.
Uniqlo, per promuovere la sua linea di abbigliamento termico, qualche mese fa ha installato a Parigi un distributore automatico che si sbloccava solo quando due persone si abbracciavano.
IKEA, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia del 17 maggio 2024, ha presentato una campagna che celebra la casa come luogo di amore e accoglienza per ogni tipo di coppia, puntando all’equilibrio tra sensibilità e autenticità.3
Tra le campagne più apprezzate del 2024 c’è anche quella di Ichnusa intitolata “Se deve finire così”. Di tutt’altro genere perché il messaggio in questo caso era un chiaro riferimento alla sostenibilità e alla lotta contro l’inquinamento ambientale, invitando le persone a non acquistare i prodotti Ichnusa se non sono disposte a riciclare correttamente.
Anche questa una dimostrazione di coraggio che inevitabilmente richiama quella storica di Patagonia “Non comprate questa giacca” in occasione del black friday del 2011.
Ma quindi ha più coraggio chi vuole affermare il proprio genere, lo stereotipo dominante, certi valori tipici della mascolinità ostentata o chi sfida questi stereotipi per affermare la propria individualità?
Se una delle chiavi del marketing è la differenziazione, la capacità di marcare le differenze rispetto alla concorrenza, Lucio Corsi, nella sua veste di artista, è riuscito nell’impresa di andare oltre l’Auto-Tune dominante e un certo modo di stare sul palco, per affermare invece il suo modo di stare al mondo.
Si può essere duri pur essendo puri.
Un po’ come riescono a fare quelle aziende che invece di cambiare bandiera ad ogni cambio di presidenza, riescono a valorizzare la loro unicità abbracciando e insistendo su quei valori che poi risuonano nel proprio pubblico.
Vuoi dirmi la tua su Perbacco! Se non lo hai già fatto (nel caso, grazie!) qui sotto trovi qualche breve domanda. Bastano meno di due minuti e compilandolo avrai ripagato i sacrifici che comporta un progetto (gratuito) del genere.
Lezioni dallo sport
Dalla musica passiamo allo sport con questo parallelo che propone McKinsey tra chi deve guidare le aziende in arene competitive sempre più difficili e atleti di fama globale come LeBron James, Cristiano Ronaldo, Novak Djokovic, Simone Biles.
Tra le cinque pratiche chiave adottate dagli atleti che i leader aziendali possono integrare troviamo:
Gestione consapevole del tempo
Impegno nel miglioramento continuo
Costruzione di team coesi
Resilienza e gestione dello stress
Mantenimento di una mentalità positiva
Nuove abitudini per la mente, il corpo e lo spirito, che in buona parte farebbero bene anche a chi non si trova al vertice di una multinazionale, ma vuole comunque vivere al meglio tra le pieghe della quotidianità.
Addio Ivanpah
Ivanpah è il nome di un gigantesco campo fatto di specchi riflettenti costruito nel deserto del Mojave, vicino al confine tra la California e il Nevada.
E’ un impianto di energia solare aperto nel 2014 e considerato un gioiello di tecnologia: circa 350.000 specchi che concentrano la luce solare su tre torri, dove l'acqua viene trasformata in vapore per generare elettricità.
Chiuderà definitivamente nel 2026 dopo solo 12 anni di servizio.
L’annuncio dall’azienda che lo gestisce, la NRG Energy, ha fatto un po’ scalpore perché se da una parte può sembrare ora solo un monumento allo spreco di soldi e al danno ambientale, dall’altra testimonia quanti progressi abbia fatto nel frattempo la tecnologia solare e soprattutto quanto siano diventati economici i più semplici pannelli solari.
E infatti dopo lo smantellamento, il sito potrebbe essere riutilizzato per la produzione di energia fotovoltaica rinnovabile.
È tutto per questo numero di Perbacco! Una puntata come sempre scritta con il cuore. Lo stesso ❤️ che puoi cliccare giù in fondo se ti è piaciuta questa puntata. Puoi anche condividerla con chi potrebbe apprezzarla.
Del cambio di comunicazione delle startup del cleantech in USA ha scritto FastCompany.
Dello spot Ceres ha parlato più diffusamente nell’ultimo numero della sua Brandroad Newsletter che trovi qui.
Puoi leggere qualcosa in più sulla campagna di dm Italia a questo link.
Puoi vedere la campagna Uniqlo denominata “Hug to unlock” su YouTube.
La campagna IKEA per la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia è visibile sul loro sito.
Bellissima edizione. Da un altro che non guarda mai Sanremo dal vivo (sarà che vivo all’estero) ma al quale le notizie di Sanremo poi arrivano – sono tanto orgoglioso di artisti autentici come Lucio Corsi.