La mia maestra alle elementari, benché la nostra fosse una scuola comunale “normale”, adottava il metodo Montessori — ambiente preparato, autoapprendimento, facilitazione da parte sua anziché lezioni da mandare a memoria... Non abbiamo mai fatto dettati, sempre solo testi liberi fin dalla prima elementare, e poi temi dalla terza in poi, ci veniva data la possibilità di aiutarci a vicenda (se un/a compagno/o in classe rimaneva indietro o non aveva capito qualcosa, la maestra chiedeva agli altri se qualcuno fosse disposto a spiegare a parole sue — e funzionava sempre!). Una volta a settimana ci faceva ascoltare dischi di musica classica chiedendoci di disegnare ciò che la musica ci ispirava (unica clausola: niente ballerine o musicisti che suonano, troppo didascalici!). Fin dalla prima elementare anziché fare i lavoretti per Natale, Pasqua, e altre feste più o meno comandate con cartoncino, mollette per il bucato, e colla a caldo, abbiamo imparato a lavorare la creta, facevamo oggetti di ceramica in doppia cottura! È stato bellissimo, e pensavo fosse la normalità per tutte le scuole elementari... Invece poi ho scoperto che purtroppo non è così.
Specie al giorno d'oggi, dopo decenni di esperienze, dovrebbero essere principi e modalità di insegnamento validi ovunque e invece temo che siano ancora una minoranza sia le scuole montessoriane e ancor meno le iniziative dei singoli.
Da grande amante della Montessori non posso che apprezzare questa news. E' incredibile se pensiamo che abbia teorizzato più di cento anni fa e che la scuola non abbia ancora compreso totalmente la sua innovazione.
Grazie per aver raccontato la sua storia. Quanto sarebbe bello se tutte le scuole seguissero il suo metodo.
PS: ho compilato il sondaggio. Un piccolo consiglio: visto che sono domande a risposta aperta non le metterei obbligatorie, rischi di ottenere l'effetto opposto. In ogni caso non so se visualizzerai il mio nome, ma se hai domande sulle mie risposte contattami pure in privato, sarò lieto di darti una mano. 🙂
La mia maestra alle elementari, benché la nostra fosse una scuola comunale “normale”, adottava il metodo Montessori — ambiente preparato, autoapprendimento, facilitazione da parte sua anziché lezioni da mandare a memoria... Non abbiamo mai fatto dettati, sempre solo testi liberi fin dalla prima elementare, e poi temi dalla terza in poi, ci veniva data la possibilità di aiutarci a vicenda (se un/a compagno/o in classe rimaneva indietro o non aveva capito qualcosa, la maestra chiedeva agli altri se qualcuno fosse disposto a spiegare a parole sue — e funzionava sempre!). Una volta a settimana ci faceva ascoltare dischi di musica classica chiedendoci di disegnare ciò che la musica ci ispirava (unica clausola: niente ballerine o musicisti che suonano, troppo didascalici!). Fin dalla prima elementare anziché fare i lavoretti per Natale, Pasqua, e altre feste più o meno comandate con cartoncino, mollette per il bucato, e colla a caldo, abbiamo imparato a lavorare la creta, facevamo oggetti di ceramica in doppia cottura! È stato bellissimo, e pensavo fosse la normalità per tutte le scuole elementari... Invece poi ho scoperto che purtroppo non è così.
Grazie Giorgia, che bella testimonianza!
Specie al giorno d'oggi, dopo decenni di esperienze, dovrebbero essere principi e modalità di insegnamento validi ovunque e invece temo che siano ancora una minoranza sia le scuole montessoriane e ancor meno le iniziative dei singoli.
Un vero peccato.
Da grande amante della Montessori non posso che apprezzare questa news. E' incredibile se pensiamo che abbia teorizzato più di cento anni fa e che la scuola non abbia ancora compreso totalmente la sua innovazione.
Tempi di implementazione secolari! Quando si parla.di pubblica amministrazione poi... ma non perdiamo la speranza.
Grazie per aver raccontato la sua storia. Quanto sarebbe bello se tutte le scuole seguissero il suo metodo.
PS: ho compilato il sondaggio. Un piccolo consiglio: visto che sono domande a risposta aperta non le metterei obbligatorie, rischi di ottenere l'effetto opposto. In ogni caso non so se visualizzerai il mio nome, ma se hai domande sulle mie risposte contattami pure in privato, sarò lieto di darti una mano. 🙂
Ciao Giuseppe!
Grazie per avermi offerto i tuoi spunti.
Punti di vista differenti, specie dai lettori, sono sempre preziosi, anche quando sono diametralmente opposti.
Aiutano a capire le varie sfaccettature e i gusti personali.