Parigi val bene una mossa
👨🏻💻 Perbacco! #47 - Le Olimpiadi più verdi della storia, piste d'atletica fatte di cozze, business circolari e camper stravaganti
Perbacco! oggi ci porta alle Olimpiadi.
Saranno un’occasione per vedere all’opera innovazioni green di vario genere. Ma che c’entrano le cozze? Scopriamolo insieme.
Oltre alla storia di copertina, oggi parliamo anche di business circolari e camper sostenibili.
Si parte!
Cozze e vongole veloci
Sulle gradinate dello Stade de France di Parigi c’è una scritta che quando la vedo in TV mi fa sempre sorridere.
L’inquadratura grandangolare sugli spalti prima di ogni evento sportivo mette a fuoco un pezzo d’orgoglio parigino: “Ouì. C’est Paris” (Sì. È Parigi).
Probabile quella scritta farà la sua comparsa anche durante le Olimpiadi che si aprono oggi proprio a Parigi e che vedrà lo stadio di Saint Denis tra i protagonisti.
Sono state dichiarate dagli organizzatori “the greenest in history”, le più verdi di sempre, con l’impegno di ridurre del 50% l'impronta di carbonio rispetto ai Giochi precedenti di Londra 2012 e Rio 2016, visto che a Tokyo 2020 si svolsero senza pubblico causa pandemia.
Per darsi una mossa1 e raggiungere l’obiettivo si è cercato e si cercherà di ottimizzare tutte le attività collegate ai Giochi: dalla costruzione all'energia, dai trasporti alla ristorazione.
La Senna balneabile all’ultimo minuto per le gare di nuoto ha fatto parlare di sé, ma l’intento è stato quello di utilizzare il più possibile strutture esistenti.
Tra le poche eccezioni c’è il villaggio degli atleti di Parigi 2024, che dopo i Giochi sarà convertito in abitazioni e uffici per residenti e lavoratori. È stato progettato con elevati standard ambientali per ridurre l'impatto della costruzione e adattarsi alle condizioni climatiche del 2050 e non ha un impianto per l’aria condizionata: le strutture dovrebbero garantire una temperatura di 6 gradi inferiore a quella esterna.
Curioso il fatto che molte delegazioni, tra cui quella italiana, abbiano deciso di acquistare dei condizionatori portatili, ma se mi metto nei panni di un atleta che si prepara alla gara della vita, posso capire l’importanza di dormire notti tranquille.
Nella ristorazione sarà raddoppiata la percentuale di ingredienti a base vegetale e dimezzata la plastica monouso, mentre nei trasporti si è puntato sul potenziamento della rete ciclabile, dei servizi di bike sharing e dei mezzi pubblici.
Le iniziative sono molte2, ma torniamo allo stadio per parlare di atletica, anzi della pista di atletica.
Di cosa è fatta una pista di atletica?
Quella su cui gareggeranno gli atleti in questi giorni ha sempre la gomma tra le materie principali, spesso di origine sintetica e prodotta attraverso processi chimici che utilizzano derivati del petrolio.
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Da diverse edizioni ormai, l’azienda che realizza la pista per le Olimpiadi è italiana.
È la Mondo Spa, con sede ad Alba, in Piemonte. Se il nome non ti dice nulla forse ti può aiutare ricordare il nome di uno dei suoi prodotti storici: il Super Santos, il "pallone" per eccellenza.
Le pavimentazioni e attrezzature sportive sono il suo business principale. I circa 17 mila metri quadrati della pista di Parigi valgono più di 2 milioni di euro.
L’equilibrio che si ricerca è quella tra le prestazioni in risposta alle sollecitazioni degli atleti che chiedono grip e resistenza e la sostenibilità.
Secondo i dati forniti dall’azienda3, da Londra a Parigi il materie riciclabile o non fossile è passato dal 35% a oltre il 50%.
Per diminuire ulteriormente l’impatto ambientale delle produzioni future, Mondo ha annunciato4 la collaborazione con Nieddittas, una cooperativa di pescatori di Arborea (OR), tra le maggiori aziende sarde nella mitilicoltura e nella pesca.
I gusci di molluschi bivalvi, come cozze e vongole, sono ricchi di carbonato di calcio, un materiale frequentemente impiegato nelle pavimentazioni, normalmente di origine mineraria.
I gusci, una volta puliti, asciugati ed essiccati al sole, vengono frammentati in modo da ottenere una polvere fine che diventa materia prima per una nuova mescola per piste di atletica.
Si utilizza così un materiale del tutto naturale e si evita lo smaltimento di decine di tonnellate di rifiuti in discarica. Un bell’esempio di economia circolare, che vedremo probabilmente applicata nelle prossime olimpiadi.
Business circolari
Uno studio pubblicato da Cerved dimostra che un modello di business all’insegna dell’economia circolare conviene prima di tutto alle aziende.
Il report5 ha esaminato i dati forniti da oltre 2 mila società non finanziarie, evidenziando che le imprese improntate alla circolarità vedono diminuire del 28% il loro rischio di credito.
In sostanza hanno meno probabilità di non riuscire a pagare i loro debiti: solo il 3,12% delle aziende che adottano l'economia circolare non riesce a pagare i debiti, rispetto al 4,37% delle aziende tradizionali.
Il vantaggio è ancora maggiore per le piccole e medie imprese, con una riduzione del rischio del 68%.
Una situazione di cui beneficiano anche le banche, poiché supportare aziende con un rischio più basso comporta un risparmio per loro: ogni 100 euro prestati, risparmiano circa 4 euro.
La sostenibilità ambientale va poi di pari passo con quella economico-finanziaria.
Camper elettrico o a pedali?
Per RV si intendono i Recreational Vehicles. Letteralmente sarebbe “veicoli ricreazionali”, ma in sostanza parliamo di camper, roulotte e derivati vari che fanno da alloggi temporanei.
Sono usciti sul mercato due modelli piuttosto particolari.
Uno è il Pebble Flow, un veicolo 100% elettrico progettato per sembrare un appartamento di lusso. Ha un esterno curvo in vetro e metallo, finestre panoramiche a 270 gradi, un tetto trasparente e arredi personalizzati.
È stato realizzato da ex progettisti e ingegneri di Apple, BMW, Lucid e Tesla, cercando di trovare il giusto equilibrio tra peso, prestazioni aerodinamiche e spazio interno sufficiente.
Per raggiungere i loro obiettivi, hanno inserito all'interno un'enorme batteria da 45 kWh (“la più grande mai montata su un camper”6), che insieme ai pannelli solari è capace di alimentare tutti gli apparecchi elettronici e da cucina, compreso un frigorifero da 6 metri cubi, per un massimo di sette giorni.
Si collega alla propria auto senza troppi sbattimenti. Si scarica un’app sul proprio telefono e si manovra tutto con pochi passaggi.
Il costo? 125.000 $ in pre-ordine, così da iniziare la produzione alla fine del 2024.
L’altro camper decisamente fuori dagli schemi si chiama BeTRITON7 ed è un Bici-Camper-Barca.
Creato da un gruppo di ragazzi lettoni, è un camper anfibio che permette di viaggiare su terra e acqua senza interruzioni né limiti, assolvendo contemporaneamente a 3 funzioni integrate in un unico mezzo: alloggio, imbarcazione e bicicletta.
Ha una batteria elettrica ricaricabile utilizzabile sia nella versione bici che in quella da barca, ma non tanto grande: quando si scarica si può sempre pedalare o remare per raggiungere il punto di ricarica più vicino.
Pur in uno spazio ridotto, accoglie fino a 4 persone sedute su 2 panche attorno al tavolino.
Ci puoi andare su strada (è omologato come bici elettrica) e su fiumi e laghi, cioè su acqua dolce, non al mare al posto del pedalò.
Quanto costa? 17.000€.
Cercano investitori con una campagna di raccolta fondi, ma più che per le famiglie è pensato per gli operatori turistici che possono darlo a noleggio a chi è in cerca di avventura.
Ora, ammettiamo che tu voglia comprare uno di questi camper e che il budget non sia un problema. Quale dei due ordineresti?
È tutto per questo numero di Perbacco! Se ti è piaciuto puoi fare click sul ❤️ giù in fondo e condividere la puntata con chi potrebbe apprezzarla. Ad agosto credo proprio che la newsletter andrà in vacanza, per tornare abbronzata a settembre.
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Chi sono
Mi chiamo Antonio Di Bacco e aiuto le aziende a capire come rendersi più sostenibili. Ma niente fuffa eh!
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Qui trovi una bella panoramica di tutte le iniziative “green” di Parigi 2024.
Alcune informazioni aggiuntive sulla pista di atletica realizzata per Parigi 2024 sono disponibili qui.
Qui il comunicato stampa di Mondo e Nieddittas.
I dati dello studio Cerved sono stati pubblicati sul Sole24Ore.
La roulotte elettrica di super lusso la trovi qua.
Il camper-bici-anfibio lo puoi preordinare qui.
Il BeTriton senza ombra di dubbio! 😍
Un'altra grandissima newsletter super approfondita