Cappuccetto Rosso sabotava centrali nucleari
👨🏻💻 Perbacco! #10 - Storytelling, attivismo climatico e una favola mai raccontata prima
Ciao! Io sono Antonio Di Bacco e questa è Perbacco! - la newsletter dedicata a sostenibilità, marketing e comunicazione nell’era del cambiamento climatico.
Oggi ti racconto una storia, anzi più di una, e ti svelo chi ha vinto il Perbacco! Award. Buona lettura!
Nell’autunno del 2018 sui giornali, tv e social di tutto il mondo fece la comparsa la figura minuta di una bambina con le trecce, un cappello bianco di lana in testa ed una giacca di colore giallo.
In mano aveva un cartello con la scritta in svedese Skolstrejk för klimatet, cioè Sciopero della scuola per il clima. Portò avanti questo sciopero ogni venerdì davanti al parlamento svedese, chiedendo ai politici di agire per il clima.
Come lei cominciarono a scioperare altri studenti e giovani in varie parti del globo e Greta Thundberg si trasformò in poco tempo in un vero e proprio fenomeno mediatico.
A settembre del 2019 arrivò a pronunciare parole di fuoco (”…Come osate?…”) davanti a molti capi di stato a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il movimento Fridays For Future era ormai una realtà con attivisti organizzati e presenti nei 5 continenti.
La sua era la storia perfetta per i media di tutto il mondo, la rappresentazione ideale del viaggio dell’eroe, l’archetipo narrativo per eccellenza.
Una tranquilla ragazza di 15 anni, con ancora docili sembianze e con sindrome di Asperger, ma con un gran carattere e caparbietà. Sente la sua “chiamata” per protestare per un pianeta da salvare contro i grandi della Terra (Davide contro Golia) e si afferma come leader di un movimento per il clima con migliaia di giovani al suo fianco.
L’arte dello storytelling
Lo storytelling (o narrazione) è l'arte del raccontare storie, un antico strumento che attraverso la retorica e l’uso sapiente di strutture narrative, riesce da secoli a persuadere e ispirare. Ne siamo circondati e affascinati ed è anche questione di chimica. Ossitocina, cortisolo e dopamina si attivano nel nostro cervello quando ci viene raccontata una storia.
Le storie sono perciò 22 volte più memorabili di fatti e cifre. Rafforzano i concetti astratti e semplificano i messaggi complessi, promuovono e danno forma alle idee, riescono ad unire persone e creare un senso di comunità e motivano fino a spingere all'azione.
Come ti racconto una storia sul petrolio
Proprio per il loro potere le storie sono quelle che in fondo creano la “verità”.
Lunedì 13 marzo l'amministrazione Biden ha annunciato l'approvazione di Willow, il più grande progetto di trivellazione petrolifera mai proposto nelle terre demaniali degli Stati Uniti. La notizia è finita su tutte le prime pagine ed è arrivata anche da noi.
, la newsletter di incentrata sulla crisi climatica seguitissima negli USA e non solo, ha messo subito in evidenza come questa notizia sia stata raccontata sulle varie testate nazionali, ricavandone dei dati eloquenti.Il 75% degli articoli analizzati ha inquadrato l'importanza del progetto principalmente come una battaglia politica con gli ambientalisti e non come una problema di impatto climatico planetario e di carattere scientifico.
Il 27% delle notizie non menzionava l'effetto di Willow sul riscaldamento globale, mentre compariva solo nel 37% degli articoli la necessità di ridurre gradualmente i combustibili fossili per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050.
Spesso le testate giornalistiche scelgono di evidenziare le implicazioni politiche di una lotta per il clima, piuttosto che le reali implicazioni climatiche.
Scelta legittima, fatta a volte perché la battaglia politica è più drammatica e più facile da capire. E così i lettori capiscono più l'importanza politica delle grandi battaglie sul clima e le fazioni schierate, meno l'importanza che rivestono per il pianeta in cui vivono.
Anche a casa nostra
Non succede solo negli USA. Basta pensare all’attivismo radicale performativo e al risalto che hanno avuto le azioni messe a punto in Italia da Extinction Rebellion (XR, Ribellione all'estinzione) e Ultima generazione.
Quadri famosi (o meglio i vetri che li proteggono) imbrattati con minestre, vernici lavabili lanciate su palazzi istituzionali e famose sculture davanti a palazzi di potere, fontane cittadine con acqua colorata, blocchi di importanti arterie stradali, con tanto di proteste di cittadini e dichiarazioni di politici dai toni perentori.
Ricevere insulti e maltrattamenti è parte della strategia di questi gruppi e la narrazione che ne esce fuori è assolutamente voluta.
Extinction Rebellion ritiene che siano necessari cambiamenti radicali per evitare un'estinzione di massa e spinge i cittadini ad avere maggiore voce in capitolo, enfatizzando il necessario cambiamento individuale.
Per questo la disobbedienza civile, seppur non violenta, è un punto fondamentale della loro protesta. La narrazione si fa però molto complessa e si fa generalmente più fatica a comprendere il senso di certe azioni.
Siamo in un epoca dominata dalla superficialità dei contenuti che girano su social media e da un sistema dei media più avvezzo a produrre titoli acchiappa click che a spiegare ed approfondire notizie e problemi complessi.
Che fine ha fatto Cappuccetto Rosso
Dopo un periodo piuttosto nell’ombra, nelle ultime settimane anche Greta Thundberg ha partecipato ad azioni dimostrative di grande impatto. Prima per l’enorme manifestazione in cui i dimostranti chiedevano lo stop all’allargamento della miniera di carbone situata in Germania, poi le proteste di inizio marzo contro la costruzione di due centrali eoliche nel centro della Norvegia, in difesa dei diritti di cittadini e lavoratori e non solo più dell’ecosistema naturale.
La storia perfetta dell’eroina del clima ha fatto posto alla storia di gruppi di attivisti che sono pronti a ricevere insulti, critiche, denunce per raggiungere i propri obiettivi.
Ci sono dubbi su quale sia la formula più efficace per portare sui tavoli del potere e su quelli delle nostre case il problema della crisi climatica. E’ il dilemma dell’attivista: la scelta tra azioni moderate ampiamente ignorate o forme di protesta più estreme che catturano l’attenzione e allo stesso tempo rischiano di essere controproducenti.
Forse Cappuccetto Rosso nel 2023 è una giovane ribelle che ha abbandonato la vita nella città per vivere in un bosco sconosciuto, dove organizza azioni di sabotaggio contro le industrie inquinanti.
Un giorno, viene incaricata da una misteriosa ONG di sabotare una centrale nucleare che minaccia la sicurezza di tutto il paese. Cappuccetto Rosso accetta, ma dovrà lottare contro il lupo, un agente segreto corrotto che cerca di impedirle di portare a termine la missione.
O forse sono i giornali a raccontarla così.
👓 Spunti e appunti
Non so se ricordi i floppy disk, i dischetti di memorizzazione esterna più usati fino agli anni ‘90. Beh, non sono mai morti! Anzi, vengono tuttora usati per aggiornare il software di alcuni macchinari e di intere flotte di aerei. Incredibile, ma vero. (Wired-UK)
Su Facebook e Instagram presto non si potranno più usare le canzoni il cui diritto d’autore è protetto dalla SIAE. Hai mai suonato la chitarra? (Il Post)
L’aumento delle temperature mette a forte rischio le barriere coralline, ne abbiamo già perso il 14% di quelle esistenti sul pianeta. Come fare per ripararle? Con delle piastrelle di terracotta realizzate con stampanti 3D! (Forbes Italia)
Slack, lo strumento di collaborazione aziendale utilizzato per scambiarsi messaggi tra membri dello stesso team, ha oltre 10 milioni di utenti attivi al giorno. Eppure per crescere ha ignorato le tecniche di marketing tradizionale. Come ha fatto? Qui la risposta. (Foundation-Inc)
Se tra i social media che usi abitualmente c’è anche LinkedIn ecco i 3 passi fondamentali per creare connessioni e far crescere il tuo personal brand. (Buffer)
🎈E per finire in leggerezza…
La settimana scorsa, nella puntata n. 9 di Perbacco!, avevo lanciato la sfida: disegnare un cerchio perfetto ⚪ sullo schermo con il solo ausilio delle dita o del mouse. Un enorme grazie a chi ha partecipato inviandomi i risultati! 🙏
Ora è tempo di premiazioni. Rullo di tamburi… 🥁
Con l'invidiabile punteggio di 96,7%, vince il Perbacco! Award
, autore della newsletter . Nel 2021 aveva vinto un premio per la sua newsletter, ora ne vince uno da una newsletter. Nato con la camicia (verde).Qui sotto un’istantanea della premiazione in corso e dell’ambito premio.
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Ahahah felicissimo del premio!!!! :)