Volare, oh, oh, oh! Nel blu dipinto di grigio
Perbacco! #8 - Voli privati, inquinamento da CO2 e soluzioni più o meno serie per un trasporto aereo più eco-sostenibile
Ciao! Perbacco! è la newsletter dedicata a sostenibilità, marketing e comunicazione nell’era del cambiamento climatico. Se non sei ancora iscritto, puoi farlo cliccando sul bottone qui sotto. Buona lettura!
Da quando ho scoperto l’esistenza di app come Flightradar, ogniqualvolta sento rumore di motori a reazione sopra la mia testa, non resisto. Apro l’app per capire subito di che aereo si tratta, di quale compagnia, da dove viene e dove è diretto.
Poi inizio ad immaginare i passeggeri che potrebbero esserci sopra. Per un Parigi-Milano un bel po’ di manager incravattati e donne in tailleur. Durante i festivi magari anche qualche allegra famiglia di ritorno da Disney World imbottita di gadget.
Per il Francoforte-Torino temo che la quota di viaggiatori con mini-trolley o zaino da manager volante sia nettamente superiore, mentre in estate i voli diretti ad Olbia, Santorini, Ibiza, Lanzarote saranno sicuramente gremiti di infradito scalpitanti.
Se clicco sull’iconcina dell’aereo in movimento, scopro che spesso è un Boeing 737, un Airbus A321 oppure un Embraer E195 (Empresa Brasileira de Aeronáutica, terzo produttore al mondo di aerei civili).
Altre volte gli aerei sono identificati come Beech 1900D, Pilatus PC-24, Cirrus SR22. Tutti jet privati. E lì il pensiero va al cantante, sportivo, influencer di turno, con la trousse di Luis Vuitton tra le mani, occhialone di Gucci e catenazza d’oro al collo. Se poi si tratta di politici o industriali il look si fa decisamente meno estroso.
I jet dei ricchi
Proprio i viaggi di piccoli aerei privati sono finiti da un po’ di tempo sotto l’occhio del ciclone per via delle emissioni di CO2 che questi voli provocano. Spesso si tratta di spostamenti brevi, per un aperitivo fashion, riunioni politiche, incontri aziendali o comparsate di influencer a vario titolo. Si sa…il tempo è denaro. E il check-in low cost è da plebei!
In Italia è seguitissimo l’account Instagram di Jet dei ricchi. In Francia a essere presi di mira sono i voli di Bernard Arnault - proprietario di LVMH, il gruppo che possiede tantissimi grandi marchi di moda (anche la Luis Vuitton di cui sopra), con gli account Twitter I fly Bernard e L’avion de Bernard.
In Svezia, negli ultimi anni sono state coniate una serie di parole sul tema: il flygskam (vergogna del volo), che porta alcuni a smygflyga (volare in segreto) e altri a tagskryt (vantarsi del treno rispetto all'aereo).
Quanto inquinano?
Non è così facile calcolare le emissioni di gas serra causate dai jet privati, ma alcune ONG europee hanno pubblicato una ricerca da cui si deduce che in un’ora un solo jet può produrre 2 tonnellate di anidride carbonica, circa 1/3 delle emissioni annuali del cittadino medio europeo. Brutale il confronto con altri mezzi: i jet privati sono da 5 a 14 volte più inquinanti degli aerei commerciali (per passeggero) e 50 volte più inquinanti dei treni.
Di tutta risposta Bernard Arnault ha venduto il suo aereo privato, dichiarando in un'intervista radiofonica qualche mese fa: "Il risultato ora è che nessuno può vedere dove vado, perché quando uso aerei privati li noleggio". Tiè!
L’eccentrico Elon Musk ha pensato bene di sospendere l’account ElonJet che tracciava i suoi spostamenti “perché costituisce una violazione alla sicurezza personale”.
Bill Gates dal canto suo dice: "Spendo miliardi di dollari per l'innovazione climatica. Quindi secondo voi dovrei rimanere a casa e non andare in Kenya per imparare qualcosa sull'agricoltura e sulla malaria?".
E’ vero, Bill spende una montagna di soldi in beneficenza con la sua Foundation, però questa dichiarazione mi ha ricordato il Marchese del Grillo e la sua celebre battuta: “Che ci volete fare… io so' io, e voi non siete un cazzo!”
Le soluzioni per il futuro
Le possibili novità future sono riconducibili a due categorie.
Interventi su leggi, tasse e agevolazioni
Tra le proposte lanciate da Jet dei ricchi, ci sono quelle di vietare i voli privati per tratte inferiori ai 500km (il 50% dei voli privati in EU) e di tassare il kerosene dei jet.
Transport&Environment auspica almeno la tassazione dei voli con jet privati, al momento praticamente inesistente, in modo proporzionale alla distanza percorsa e al peso dell’aereo. Con le tasse raccolte si finanzierebbe la transizione ecologica.
Si potrebbero anche rivedere le sovvenzioni per aeroporti, aerei e compagnie aeree, ad oggi esentate dalle imposte sul carburante e dall'IVA sui biglietti. Sussidi che si traducono in prezzi dei biglietti artificialmente bassi.
Sviluppo di nuove tecnologie
Boeing, con il supporto della NASA, sta lavorando su un nuova concezione di ali per grossi velivoli, denominate “ali a traliccio”, che consentiranno una riduzione del 30% dei consumi di carburante. Rolls-Royce e easyJet hanno testato con successo un motore a reazione alimentato a idrogeno, il primo al mondo, solo pochi mesi fa. Lo stesso ha fatto ZeroAvia.
Sempre Rolls-Royce ha presentato un nuovo sistema di propulsione UltraFan, che dovrebbe consentire maggiore efficienza e può funzionare con il 100% di SAF (Sustainable Aviation Fuel), un biocarburante derivato da materiali di scarto.
I SAF, su cui molti hanno dubbi sull’effettiva sostenibilità, sono già mescolati al carburante convenzionale per alcuni voli commerciali e la recente proposta ReFuelEU presentata dall’Unione Europea, spinge proprio sui SAF.
Si tratta di innovazioni incrementali che piano piano possono alleggerire il carico di emissioni generate dai voli aerei, ma non fare miracoli.
VIP a 4 zampe e voli green
Per ora la vendita di aerei privati e il loro utilizzo è in sostanziale crescita, tanto che qualcuno ha perciò pensato bene di fare un passo in più.
A breve i cani ricchi di padroni ricchi potranno volare anche loro in cabina. Mai più in stiva! Per K9 Jets “the well-being of your Very Important Pets is our priority”. 🐶👑
Pensando al trasporto aereo per passeggeri più comuni, ho cominciato ad immaginare le future compagne pubblicitarie dal sapore decisamente attivista, magari con aeromobili dalle forme imprevedibili. Slogan e offerte che strizzano l’occhio a chi sente il peso della CO2 sulla propria testa. Addio low cost, è l’ora del green flight.
Come ti suona Colibrì Airlines? Offerte esclusive per viaggiatori responsabili. Magari con una landing page simile a quella qui sotto. 😊
👓 Spunti e appunti
I ricercatori della Purdue University stanno lavorando ad una nuova vernice ultra-bianca, capace di riflettere il 98,1% della luce solare. Da applicare ad aerei, automobili o treni, per risparmiare sull’energia impiegata per l’aria condizionata. (Freethink.com)
Cattivissimo Jet è la puntata del podcast Verde Speranza di Nicolas Lozito dedicata proprio ai jet privati. (Spotify)
Travel Smart fornisce anche un ranking delle aziende più o meno virtuose per quanto riguarda le emissioni di CO2 tramite viaggi aerei. Tra le peggiori della classifica globale troviamo anche aziende come Exor (holding degli Agnelli) e quella Red Bull che “ti mette le ali” (CO2 non solo in lattina).
“Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare. Non volare mai.” La profezia che fece un vecchio indovino cinese a Tiziano Terzani, diventa un’occasione per guardare al mondo con occhi nuovi, viaggiando tra Asia ed Europa solo su treni, navi, auto e talvolta a piedi. Se non hai ancora letto Un indovino mi disse, forse è arrivato il momento di farlo. (TEA Editore)
🎈E per finire in leggerezza…
Non sei mai stato bravo a costruire gli aeroplani di carta? Ora puoi realizzare il tuo sogno da bambinə con questo aereo di carta radiocomandato tramite app. Potrai controllarlo fino a 55 metri di distanza! Prontə a battere il record mondiale di planata?
Se ti è piaciuta questa puntata, inoltrala a qualche collega o amicə. Puoi anche mettere un like ❤️, commentarla e condividere la puntata sui social tramite i pulsanti in fondo. Se lo fai, taggami su LinkedIn o Instagram. 😉
Per domande, suggerimenti o richieste di collaborazione, puoi rispondere a questa newsletter o mandarmi un messaggio di posta.
Se vuoi darmi una mano, puoi fare una donazione tramite Paypal. Mi aiuterai a sostenere questo progetto editoriale. Grazie!🙏
Chi sono
Mi chiamo Antonio Di Bacco e sono un consulente di Marketing e Comunicazione che aiuta le aziende a crescere adottando soluzioni innovative e sostenibili nel tempo, anche per il nostro pianeta. 🌍
Se vuoi rendere la tua azienda più sostenibile e comunicare meglio quello che fai, scrivimi un messaggio. Vedremo come posso aiutarti.
Mi trovi anche sul mio sito www.antoniodibacco.it e su LinkedIn.
Se ti sei perso le puntate precedenti puoi sempre consultare l’archivio. Se non vuoi perderti le prossime iscriviti con il bottone qui sotto.