Startup per il pianeta
👨🏻💻 Perbacco! #14 - Storie e idee di giovani donne e uomini africani che vogliono salvaguardare la Terra e le comunità locali
Ciao! Io sono Antonio Di Bacco e questa è Perbacco! - la newsletter dedicata a sostenibilità, marketing e comunicazione nell’era del cambiamento climatico. Buona lettura!
Domani, 22 aprile è l’Earth Day, la Giornata della Terra, una ricorrenza a cui prendono parte 193 paesi, celebrata per la prima volta nel 1970 negli Stati Uniti e poi diventata negli anni un’occasione per fare educazione e informazione sulle tematiche ambientali in tutto il mondo.
Il principio di base della Giornata della Terra è che tutti, a prescindere dall'etnia, dal genere, da quanto guadagnino o in che parte del mondo vivano, hanno il diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile.
Vale per noi in Italia, dove la cronaca quotidiana ci segnala disagi e problemi provocati dalla crisi climatica, così come per altre aree geografiche del globo, colpite da eventi meteorologici estremi o alle prese con un inesorabile declino ambientale e quindi sociale.
Allargare lo sguardo
Tra le attività che svolgo da qualche anno c’è anche quella di mentoring a startup che basano la propria idea imprenditoriale non solo sul fare profitti, ma anche e soprattutto sulla mitigazione del cambiamento climatico.
Qualche giorno fa sono stato invitato da Climate Launchpad, un programma dedicato al lancio di startup in ambito green business supportato dall’Unione Europea, a tenere una master class su branding, storytelling e pitching techniques. In collegamento a distanza c’era un gruppo di giovani imprenditori e imprenditrici che operano prevalentemente in Africa, in paesi come Nigeria, Sud Africa, Mozambico, Uganda, Tanzania, Kenya, Senegal e Ghana.
Donne e uomini che operano in contesti spesso difficili, che cercano di risolvere problemi letteralmente vitali, di avere un impatto per le loro comunità, che siano grandi città o zone rurali dove anche le infrastrutture primarie sono un lusso.
Economia circolare e urbanistica per la sostenibilità
Tra le persone che ho incontrato c’è Babatunde, che a Lagos ha fondato la nigeriana Eco Circular Solutions Provider. Hanno un programma per riportare a scuola i bambini che l’hanno abbandonata, pagando le loro rette scolastiche tramite il riciclo dei rifiuti della comunità, ma realizzano anche prodotti ecologici a partire dai rifiuti. La carta da macero viene trasformata in materiali da costruzione (pannelli per soffitti o divisori), i pneumatici diventano calzature di sicurezza, la plastica riciclata viene selezionata e venduta ai distributori per un'ulteriore lavorazione.
Khiusha è basata invece a Maputo, in Mozambico. Ha fondato Xi Bassile, azienda impegnata nel fornire sistemi sostenibili di drenaggio di acque piovane. I cambiamenti climatici e i crescenti tassi di urbanizzazione aumentano il deflusso incontrollato delle acque e portano a inondazioni più frequenti e intense, ancor più critiche in aree dove le condizioni igienico-sanitarie sono carenti.
Tramite l’uso di elementi naturali e il riciclo di bottiglie in PET e persino di casse di plastica per le bibite, costruiscono sistemi di pavimentazione stratificati capaci di drenare, assorbire e stoccare e infine filtrare l'acqua piovana. In questo modo forniscono una soluzione per gestire le precipitazioni improvvise e la raccolta e riciclo dei rifiuti.
Rigenerazione del suolo e un water per tutti
All’incontro hanno partecipato anche due startup già attive da qualche anno sul mercato e che hanno beneficiato in passato del supporto fornito da Climate Launchpad.
Sabon Sake, in Ghana, punta alla rigenerazione del suolo e al ripristino degli ecosistemi in degrado. Offre un prodotto derivato da rifiuti di biomasse puliti e trattati con cui nutrire il terreno.
L’attività coinvolge direttamente le comunità di agricoltori che basano la propria sussistenza sulla coltivazione di terreni e sulla stabilità dei raccolti, messa sempre più a rischio dal climate change. Vengono formati e seguiti in modo da rafforzare la resilienza ai problemi climatici e avere il giusto approccio nella gestione del terreno e dei prodotti biologici che ne derivano.
Susamati ha invece come obiettivo quello di mettere a disposizione delle famiglie a basso reddito una soluzione igienico-sanitaria quantomeno accettabile in un contesto in cui mancano le infrastrutture fognarie.
Il Mozambico ha 29 milioni di abitanti ed è una delle nazioni più povere al mondo, dove anche avere un bagno e un water, è un lusso. Quelli in porcellana costano l’equivalente di un mese di stipendio e gli 8-10 litri d’acqua che servono per farlo funzionare non sono disponibili.
Per questo Susamati ha ideato un water che costa 1/5 di quello di porcellana e necessita di un solo bicchiere d’acqua per funzionare perché si avvale della collaborazione di un insetto. Lo hanno chiamato Pia Fantastica, cioè Water Fantastico in lingua locale, anche per via dei suoi colori sgargianti, dal rosso al blu elettrico.
La presentazione fatta da Lélio (qui in un’occasione precedente), dà idea di quante energie e capacità imprenditoriali ci siano dietro queste soluzioni.
Raggiungere l’obiettivo
In queste occasioni il punto chiave non è solo scambiare idee e opinioni su tecniche e soluzioni volte a ridurre le emissioni di CO2, applicare i principi dell’economia circolare, portare sul mercato e comunicare nel miglior modo possibile idee di business volte a rendere l'economia globale più sostenibile.
Il valore aggiunto, anche per me, sta anche nella possibilità di comprendere culture e punti di vista diversi, calarsi in realtà che affrontano problemi quotidiani che mettono a rischio la propria salute e sopravvivenza.
Il mentoring non è mai un esercizio didattico unidirezionale. È piuttosto una relazione tra persone che, nonostante i loro diversi ruoli, imparano sempre qualcosa l'una dall'altra.
A volte richiede di fare un passo indietro, ripensare strumenti, metodi, il proprio linguaggio, per aiutare concretamente qualcuno a raggiungere il proprio obiettivo: contribuire a rendere l’ambiente in cui vivono più sano, equilibrato e sostenibile.
Proprio quello che si propone la Giornata della Terra.
👓 Spunti e appunti
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🎈E per finire in leggerezza…
Un giro in bici (virtuale) alla francese. Prova tu a pedalare senza far saltare le baguette dalla cesta!
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